Codebabes, la programmazione spiegata agli allupati

L’idea è semplice: imparare a programmare è noioso? Allora meglio mischiare le nozioni di base con qualcosa di più divertente. Tipo il sesso. Sul sito Codebabes, già da molti ribattezzato “il più sessista del web”, graziose signorine impartiscono lezioni di html, css, seo e, ad ogni esercizio svolto correttamente, si tolgono un indumento. Si possono inviare suggerimenti per nuovi corsi o proporsi come modella tramite il modulo “be a Babe”.

 

 

Facendo un giro tra i materiali disponibili i non iscritti non si capisce quanto la cosa sia seria (a me la nudità delle insegnanti pare un notevole elemento di disturbo alla concentrazione) e quanto una provocazione ben organizzata. “Se offendiamo qualcuno non è nostra intenzione, e sicuramente al mondo ci sono problemi più gravi di cui occuparsi”, si legge tra le note. Di certo Codebabes ha avuto il merito di coalizzare due categorie improbabili come femministe e programmatori – stufi dello stereotipo del nerd che non batte chiodo – che hanno massacrato congiuntamente l’iniziativa su Twitter.

 

Qualcuno si è anche divertito a creare a tempo di record un sito satirico gemello, chiamato elegantemente Codedicks, con protagonisti uomini. Stessi corsi, ma liveli differenti: se Codebabes va da “vergine” ad “avanzato”, qua si va da “sessista” a “minchione”. Nessun video ancora disponibile, ma anche qui c’è la possibilità di candidarsi come insegnante. Peccato che il link “be a dick!” (letteralmente “sii un cazzone”) non rimandi a un modulo di iscrizione ma direttamente alla homepage di Codebabes.

 

La homepage di Codedicks

La homepage di Codedicks, con uno degli “insegnanti”

Informazioni su rossarossana

Milano, 1988. Ho cinque anni. Quando me lo chiedono, rispondo che da grande farò la giornalista. Il piano B è quello di riportare in vita i dinosauri. Nei circa vent’anni successivi colleziono una laurea in Editoria e Comunicazione Multimediale, una lunga militanza in Amnesty International e un master in giornalismo alla IFG/Walter Tobagi. Ora spero di poter coronare il mio sogno di sempre. Ai dinosauri penserò la prossima volta.
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