Tutto era virtuale. Tranne i soldi. E le mura della cella in cui ora rischia di finire. Ashley Mitchell, un 29enne inglese, è accusato di aver violato il sistema del gioco di poker online Zynga e di aver rubato 400mila chip elettroniche.
L’intenzione dell’uomo era quella di rivendere il bottino, stimato in circa 9 milioni di euro, a un prezzo di favore sul mercato nero. Ma gli è andata male. E’ riuscito a piazzare circa un terzo dello stock prima di essere beccato e messo davanti alle sue concretissime responsabilità.
Mitchell si è proclamato innocente per quattro dei cinque capi di imputazione, ma è recidivo e ha dimostrato “considerabili capacità professionali” nell’effettuare il furto. La difesa sembra invece decisa a giocare della parziale incapacità: secondo il suo avvocato il giovane soffrirebbe di una “dipendenza da gioco d’azzardo”.