Sempre più complessi e sempre più ispirati ad avvenimenti reali e fatti di cronaca. Da semplici divertimenti i videogiochi si stanno trasformando in un media espressivamente maturo, ripercorrendo la stessa strada percorsa dal cinema nel secolo scorso.
Pubblicità e propaganda se ne sono accorte, e hanno iniziato usare i videogames per persuadere i giocatori. Sia apertamente, che inserendo al loro internodistorsioni invisibili e messaggi – che potrebbero quasi definirsi subliminali – per spingerlo ad appoggiare un prodotto, un’ideologia, una guerra, una religione.
Mentre molti giochi sono cersurati e criticati perchè accusati di istigare i ragazzi alla violenza, il problema della propaganda sembra essere ancora completamente ignorato. Almeno dalla maggioranza delle persone.
Esperti di videologia e semplici videogiocatori si sono infatti accorti della crescente strumentalizzazione politica dei videogiochi e hanno iniziato a reagire. Con azioni di protesta individuali e collettive all’interno dei mondi virtuali online o creando a loro volta vidogiochi “di controinformazione”.
Questo blog vuole essere un punto di osservazione su un fenomeno che si rivela giorno dopo giorno sempre più interessante.
Rossana Caviglioli